La pieve millenaria di Pian di Sco’ (Arezzo)

La pieve millenaria di Pian di Sco’ (Arezzo)

Qui, sulla SETTEPONTI non vi potete permettere di andare a testa bassa e pedalare. Ovunque ci si volti c’è qualcosa per cui vale la pena rallentare, soffermarsi per ammirare o fare una sosta per visitare. Dai vigneti alle ville, dai colori della campagna alle pievi.

Questo è un territorio di pievi, in ogni paese ne trovi una con tante bellezze che meritano una sosta.

E PIAN DI SCO’ (nel comune di Castelfranco Piandiscò, uno dei Borghi più belli d’Italia) non fa eccezione! La Chiesa di S. MARIA A PIAN DI SCÒ è situata in cima al paese.

Ho atteso Davide che giungeva da Montevarchi, poi abbiamo percorso la strada della SettePonti fino a Pian di Sco’ e ce la siamo trovata davanti con le tre absidi e lo snello campanile che volge le spalle alla strada principale.

Questa antica Pieve ha una grande storia di oltre mille anni! Infatti il primo documento nel quale viene ricordata risale al 12 marzo 1008.

La Chiesa di S. Maria a Scò si presenta maestosa e decorosa. la facciata è formata da cinque archi con lunghe lesene che corrono parallele fino alla base. Due finestre laterali danno luce all’edificio, Nell’arco di centro si legge la scritta “Liberac collationis”.

L’interno è riposante e pulito in tutta la sua struttura architettonica. La luce flebile che filtra dalle bifore ne accentua la sacralità e la mistica sobrietà.

Pregevoli i capitelli. La prima colonna di destra reca agli angoli del capitello quattro aquile bene impennate pronte per spiccare il volo. Anche la seconda ripete il motivo delle aquile. La terza colonna di destra ha nel capitello tre piani con volute e annodare. I rimanenti tre pilastri di destra sono privi di capitello. La prima colonna di sinistra è la più lavorata e la più interessante: si vedono due uomini piegati con un recipiente in mano. Nella seconda colonna sono ripetuti i motivi dell’aquila e nella terza le valute annodate come in quelle di destra. I tre rimanenti pilastri di sinistra non hanno alcuna decorazione. Sulla parete sinistra si apre una porta architravata con arco di rinforzo.

A metà parete è stato ritrovato un affresco danneggiato nella parte bassa che raffigura la Madonna in trono con il Bambino in fasce. Vivace è il volto della Vergine. Gesù Bambino benedice con la mano destra, con la sinistra stringe l’indice della madre come per giocare. Questo dipinto è stato attribuito a Paolo Schiavo un pittore fiorentino che ha operato molto nella zona dei Valdarno Superiore. Proseguendo avanti dalla parte sinistra dell’abside minore è stato collocato il tabernacolo in pietra lavorata dei XV sec. Al centro dell’abside ora si nota una sola finestrella con vetro di alabastro, le due laterali aperte nei restauri precedenti sono state giustamente richiuse. Sull’altare maggiore tre bassorilievi a tema “Mariano” dell’Artista Mauro Capitani, collocati nel 2008 in occasione del millennio della Pieve.

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