Si ergono maestose e a tratti inquietanti fra le distese di olivi e vigneti, sentinelle delle pievi romaniche che costellano tutto il territorio. Sono sculture naturali, calanchi che in qualche caso raggiungono l’altezza di un centinaio di metri. Hanno forme diverse e qui le diamo nomi diversi: “smotte”, “zolle”, “lame“, addirittura “piramidi delle fate”.
Sono quel che resta del lago pleistocenico e pliocenico alle spalle il Massiccio del Pratomagno. Anche il grande Leonardo da Vinci rimase colpito da queste strutture e nei suoi dipinti sono riportate più volte. Tra i più famosi la “Vergine delle Rocce” e la “Gioconda” dove compaiono inequivocabilmente insieme al ponte che troverete alla fine di questo percorso: PONTE BURIANO.
Chioccioli Video Productions