PIEVE A PITIANA

PIEVE A PITIANA

La sua fondazione, che la tradizione popolare attribuisce alla duchessa di Toscana Matilde di Canossa, è anteriore all’anno Mille. Si trovano traccie documentali su un contratto del 1032 e da documenti del XII secolo che ricordano la sua appartenenza alla Diocesi di Fiesole.

La Pieve ebbe una certa importanza specie a partire dal Quattrocento quando fu posseduta da Giovanni Cavalcanti che vi ospitò nel 1469 anche Marsilio Ficino e Lorenzo il Magnifico.

La chiesa è risalente all’età romanica di cui resta visibile di quell’epoca la torre campanaria, che risulta già esistente nel 1028.

Oggi la facciata si presenta di aspetto tardo rinascimentale, con un portico cinquecentesco. Nella porta centrale, di origine quattrocentesca, sono gli stemmi della famiglia Cavalcanti, e al centro c’è la stampella simbolo dell’Ospedale di Santa Maria Nuova.

L’altare maggiore presenta un rilievo romanico rappresentante San Pietro benedicente forse della prima metà del XII secolo.
A confermare l’importanza che ebbe in epoca rinascimentale restano le due importanti tavole di Ridolfo del Ghirlandaio ancora presenti in chiesa.

Alla parete destra è anche un tabernacolo quattrocentesco in pietra scolpito a eleganti fregi.

A rendere più imponente l’insediamento concorse anche la costruzione della grande villa che la stringe da un lato e che appartiene alla famiglia Guicciardini che aveva molte proprietà fondiarie in zona.