ARRONE (Tr), l’antico borgo fortificato nel Parco Fluviale del Nera

ARRONE (Tr), l’antico borgo fortificato nel Parco Fluviale del Nera

Arrone si erge in un ambiente naturale incontaminato inserito nell’area del Parco Fluviale del Nera.

Questo piccolo borgo, annoverato tra i BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA, è molto sviluppato il turismo sportivo, grazie agli sport praticabili nelle acque del Nera (canottaggio, rafting, torrentismo e canyoning), all’arrampicata libera sulle pareti rocciose naturali e, da poco, al cicloturismo.

L’interno della chiesa è ad una sola navata, con la copertura a travatura di legno con tre capriate. Le pareti sono dipinte con figure di Santi, fatte eseguire dalle famiglie arronesi per grazie ricevute, al fine di essere protette dalle malattie e dalle disgrazie.

Per non complicarci la vita, lasciamo le nostre bici in basso nella parte di Santa Maria che si è sviluppata fuori dal nucleo storico. La parte alta che visiteremo, detta “La Terra”, ha conservato quasi intatta la struttura urbana dell’antico borgo fortificato medioevale e con le bici da corsa non è proprio il caso …

Per approfondire:

STORIA – Alla fine del X secolo il nobile romano Arrone si impossessò di uno dei promontori rocciosi che si ergevano sull’attuale Valnerina e fece costruire un castello fortificato, primo nucleo del paese. Più di due secoli dopo, la famiglia degli Arrone entrò in contrasto con gli abati dell’Abbazia di Ferentillo e gli abitanti, con il permesso del Ducato di Spoleto, costruirono un nuovo castello a Montefranco e fondarono un nuovo Comune. Nel XIII secolo Spoleto impose ad Arrone il proprio dominio che durò fino al XV secolo, quando lo Stato Pontificio incluse il territorio nei propri confini fino alla creazione del Regno d’Italia (1860).

ARTE, CULTURA, AMBIENTE – Da visitare, oltre ai resti del Castello, la chiesa di San Giovanni Battista (XIV-XV secolo), dove sono conservati numerosi affreschi del XV secolo di scuola umbra, la chiesa di Santa Maria, con un bel portale del ‘400, che all’interno conserva importanti affreschi di Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto (1516), nelle nicchie perimetrali affreschi e nell’abside sinistra pregevoli sculture in terracotta invetriata del ‘500. Nei dintorni valgono una visita la chiesa di San Nicola a Casteldilago e il Santuario della Madonna dello Scoglio, che sorge su un’imponente roccia a strapiombo da cui si gode una vista spettacolare della Valle della Nera.

Fonte UMBRIATOURISM.IT

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