Pedalando da queste parti, anche in periodo di lockdown, non ti annoi mai. Pur percorrendo la SETTEPONTI, antica strada etrusco-romana, cento volte è sufficiente deviare di poco per tuffarsi ogni volta in qualcosa di diverso, affascinante per la sua storia o per la sua bellezza.
IL BORRO, un borgo che sorge a 20 km da Arezzo alle pendici del Pratomagno, posizionato nel culmine di una guglia, è l’ennesima conferma di tutto questo.
È naturale arrivarci in bici, godere della sua vista e visitarlo. Alcune foto del post risalgono a qualche anno fa, quando abbiamo avuto il piacere di fare tutto questo con un gruppo di ciclisti statunitensi e canadesi. Chissà se si riconosceranno…
Questa tenuta immersa nel verde con una grande fattoria è stata acquistata dalla famiglia Ferragamo nel 1993 dal Duca Amedeo d’Aosta (1), e dopo un lungo e attento restauro hanno “restituito” alla villa e al borgo il fascino e la bellezza di un tempo.
Ed è proprio qui, tra le stradine strette lastricate in pietra, che la famiglia ha “restituito” anche uno spazio agli artigiani, aprendo una decina di botteghe, e alla gente ha “restituito” la possibilità di ammirare il vecchio presepe e l’unica copia fotografica a grandezza naturale della Sacra Sindone.
Per chi vuole approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Borro
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(1) Ho avuto il piacere di conoscere personalmente il Duca Amedeo, una gran bella persona e tale si confermò anche nel dare l’addio ufficiale alla ‘piccola reggia’ agreste degli Aosta Savoia. Infatti fece affiggere dei volantini al Borro e nei dintorni, ringraziando la popolazione che per oltre 90 anni aveva stimato la sua famiglia: ”Ringrazio tutti per quanto ho ricevuto da voi, in particolare per quella saggezza contadina che sono riuscito ad imparare”