Trani ci accoglie con la sua luce azzurrissima e calda che riverbera dai palazzi. Dopo un piacevole viaggio da Monte Sant’Angelo, passando per Manfredonia e Barletta, per la nostra terza tappa in Puglia abbiamo deciso di visitare Trani con la sua cattedrale a due passi dal mare.
Il viaggio in bici è agevole, ottanta chilometri in cui l’unica difficoltà è stato l’attraversamento di Barletta per aver imboccato un senso unico mal segnalato. L’assenza di fatica ci permette di apprezzare quanto di bello possa offrire questa località. È la forza del turismo lento, non ti sfugge niente, vivi il luogo e riesci a comprenderlo.
Trani è anche un suggestivo gomitolo di viuzze lastricate ma quello che ci ha colpito di più è la Cattedrale di San Nicola Pellegrino, magistrale esempio di romanico pugliese, vertiginosamente alta, e del Castello Svevo, edificato da Federico II dove vide sposare suo figlio Manfredi. Ci addentriamo con la bici all’interno e tra botteghe artigianali, gallerie, ristorantini di pesce ammiriamo scorci affascinanti. Cicerone di questa splendida giornata è il nostro autista e amico Luigi, nativo di Trani. Alle spalle del romantico porto, inizia il quartiere ebraico della Giudecca, dove spicca la Sinagoga di Scolanova, il tempio ebraico più antico d’Europa, la chiesa dei templari, da cui i crociati s’imbarcavano verso terre lontane.
Luigi ci spiega che tra il molo di Santa Lucia e quello di Sant’Antonio la sera c’è vita fino alle due di notte, ma è una movida notturna particolare dove si mescolano anche le famiglie.
In questo elegante porto sull’Adriatico, dove si può comprare il pesce fresco, gustiamo un aperitivo e poi di corsa in camera perché tra un discorso e l’altro sono già le 19 e dobbiamo lasciare le bici, fare una doccia e prepararci per la cena nella masseria di suo cugino.
Per fortuna da queste parti si inizia a cenare alle 22!
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